Museo Paolo Gorini, Lodi. La mia visita alla collezione anatomica

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Qualche tempo fa sono andata a Lodi a visitare il Museo Paolo Gorini, ci tenevo moltissimo e ho rimandato la visita per parecchio tempo, perché è stato chiuso a lungo per restauri. Ma è valsa la pena attendere, perché il restauro ha restituito i colori originali ai preparati di Gorini.

Per chiarire subito di cosa stiamo parlando, il museo espone i preparati anatomici, ovvero parti di corpi umani mummificati, di Paolo Gorini, pietrificatore della seconda metà dell’Ottocento.

Chi era Paolo Gorini

Paolo Gorini fu uno scienziato appassionato e bizzarro, tanto da guadagnarsi l’appropriato soprannome di Mago di Lodi. Non era lodigiano per nascita, ma fu a Lodi che visse per quasi tutta la sua vita, che insegnò fisica al liceo e che compì i suoi esperimenti in molte discipline diverse. I suoi studi spaziavano dalla geologia all’anatomia umana, passando attraverso la fisica, la matematica e la chimica.

ritratto a carboncino di paolo gorini
Un uomo che può scherzare col fuoco, ritratto di Paolo Gorini a carboncino, opera di Vespasiano Bignami

Il suo aspetto era strano tanto quanto il suo lavoro: magrissimo e molto alto, vestiva sempre con un lungo pastrano nero, lavorava come un pazzo fino a notte fonda e preferiva la compagnia di cani e gatti a quella delle persone.

Il suo laboratorio, una ex cappella all’interno dell’ospedale di Lodi, era un incrocio tra il sotterraneo di uno scienziato pazzo e una wunderkammer. Qui, oltre a compiere i suoi tanti esperimenti, Gorini esponeva i corpi mummificati, sia interi che in parti, che preparava con la sua innovativa tecnica.

Nella seconda metà dell’Ottocento la mummificazione era una pratica abbastanza comune (almeno per i personaggi degni di essere tramandati ai posteri), ed erano tanti gli scienziati che vi si dedicavano. Ma Gorini era indubbiamente il più bravo, tanto che fu incaricato di mummificare il corpo di Giuseppe Mazzini quando morì nel 1872.

paolo gorini collezione anatomica

Paolo Gorini si occupò anche di studiare e sperimentare nuove tecniche per la cremazione, all’epoca un procedimento all’avanguardia e ancora osteggiato dalla Chiesa. E si deve proprio a lui l’invenzione di uno dei primissimi forni crematori, il Crematoio Lodigiano, che risultò essere il più efficiente e economico. Ne costruì uno sperimentale nella sua Lodi, al cimitero di Riolo, e in seguito fu adottato in molti dei più importanti cimiteri europei, compreso il Père-Lachaise di Parigi ed il Monumentale di Milano (dove è rimasto in funzione fino agli anni ’90).

Visita al Museo Paolo Gorini

La collezione anatomica di Paolo Gorini è tutta esposta in un’unica sala, neanche troppo grande in verità, ma traboccante di preparati di vario tipo. Ci sono arti sezionati in modo da illustrarne i tessuti agli studenti di medicina, e organi e interi apparati che ancora conservano le stesse forme e colori di quando furono espiantati. Diverse teste mummificate mostrano ogni più piccolo dettaglio, dalla peluria del volto alle rughe di espressione. E poi c’è il corpo di Pasquale Barbieri, un giovane lodigiano che Gorini mummificò per intero. Oltre 150 anni dopo la sua morte giace ancora in una teca con le braccia piegate leggermente piegate sui fianchi.

museo paolo gorini lodi

E ancora studi sulle malattie e sulle deformità: tumori, malformazioni e anomalie genetiche, pietrificati per illustrarne e studiarne le caratteristiche, e quindi per far avanzare la scienza medica, per poter curare e prevenire. Molte di queste patologie e condizioni oggi sono state debellate, e le loro conseguenze più estreme si possono ormai vedere soltanto nei musei come questo.

La collezione di Paolo Gorini oggi non ha soltanto un grande valore storico, ma possiede ancora un grande valore didattico. I suoi preparati anatomici sono ancora oggi utilizzati dagli studenti di medicina e di disegno per approfondire la conoscenza dell’anatomia umana.

museo paolo gorini a lodi

Altri luoghi legati da visitare

Il museo si trova a pochi passi da piazza Ospitale: al centro della piazza c’è una statua in marmo dedicata a Paolo Gorini, raffigurato con il suo pastrano nero, allampanato e sinistro.

Per gli appassionati di Cemetery Safari le tappe sono due:

  • Il Cimitero di Riolo, dove c’è il primo forno crematorio sperimentale di Paolo Gorini
  • Il Cimitero Maggiore di Lodi, dove il nostro eroe è sepolto

Informazioni pratiche per la visita al Museo Paolo Gorini

Il museo Paolo Gorini è aperto il sabato mattina (9.30-12.30) e la domenica pomeriggio (14.30-16.30). Il mercoledì è aperto solo per le scolaresche.

L’ingresso è gratuito, il museo è gestito da volontari che sono felici di mostrare la collezione.

Il museo si trova in via Agostino Bassi 3, vicino a piazza Ospitale e all’Ospedale Vecchio di Lodi. Si raggiunge a piedi dalla stazione in circa 15 minuti.

Per maggiori informazioni ti rimando al sito ufficiale.


Per approfondire l’argomento ti consiglio questi libri:


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