Itinerario nei paesi baschi on the road di una settimana
I Paesi Baschi sono uno dei miei posti preferiti al mondo. Sono stati la meta del mio primo viaggio on the road, mi sono piaciuti così tanto che dopo quella prima volta ci sono tornata ancora diverse volte. Ho amato i paesaggi con la loro natura selvaggia, la cultura basca, antica e ancora forte e presente, e mi è piaciuto tanto il cibo, una delle cucine migliori di tutta la Spagna. Se anche tu stai pensando a un viaggio in questa regione della Spagna, ti propongo il mio itinerario nei Paesi Baschi on the road di una settimana, che ho fatto personalmente qualche anno fa, da San Sebastian a Bilbao.
Indice dei contenuti:
Consigli per organizzare un viaggio on the road nei Paesi Baschi
Viaggiare nei Paesi Baschi in macchina è molto facile, è una destinazione alla portata di tutti. E può essere anche piuttosto economico se ci si organizza in fai da te.
Il clima dei Paesi Baschi è più freddo e piovoso rispetto al resto della Spagna, perché risente dell’influenza dell’Oceano Atlantico. Anche i paesaggi sono molto diversi, decisamente più verdi e con coste molto più selvagge rispetto a quelle della Spagna mediterranea.
Ecco qualche consiglio per organizzarsi al meglio negli aspetti pratici del viaggio: spostamenti e mezzi di trasporto, tappe del viaggio, consigli su cosa vedere e cosa fare, e le strutture dove alloggiare lungo il percorso.
Spostamenti e auto a noleggio nei Paesi Baschi
Questo itinerario di sette giorni è fatto per essere percorso in auto. I mezzi pubblici che collegano le varie località ci sono, ma non sono frequenti e affidabili. Non abbastanza da poterci contare per un viaggio itinerante in tempi ristretti. Bisogna per forza avere la macchina, propria o a noleggio, specialmente se si vogliono visitare anche i piccoli villaggi, e non solo San Sebastian e Bilbao.
Se segui il mio itinerario, parendo da San Sebastian e finendo a Bilbao, avrai bisogno di noleggiare la macchina solo per 3 giorni, e non per tutti e 7. Nelle due grandi città puoi tranquillamente spostarti in giro usando i mezzi pubblici, che sono molto ben organizzati. L’auto ti servirà solo per i tre giorni intermedi, durante i quali visiterai i villaggi costieri. Una volta arrivato a Bilbao puoi riconsegnarla e usare di nuovo i mezzi pubblici (la metropolitana di Bilbao è sorprendente).
Se stai cercando una macchina a noleggio per il viaggio ti consiglio di utilizzare Booking.com, un motore di ricerca che compara i prezzi delle più importanti compagnie di autonoleggio. Io lo uso sempre per trovare l’auto giusta al prezzo migliore, scegliendo tra le compagnie più affidabili a livello internazionale.
- Per approfondire leggi i miei consigli per noleggiare un’auto in viaggio
Tappe dell’itinerario per sette giorni
È un tour che può essere fatto in una settimana, suddivisa nelle seguenti tappe:
- Giorno 1: San Sebastian
- Giorno 2: San Sebastian
- Giorno 3: Zarautz, Getaria e Zumaia
- Giorno 4: Mutriko, Ondarroa e Lekeitio
- Giorno 5: Guernica e Riserva di Urdaibai
- Giorno 6: Bilbao
- Giorno 7. Bilbao
Se hai più di 7 giorni a disposizione meglio, avrai più tempo per fermarti in ogni tappa, specialmente nelle due città principali, Bilbao e San Sebastian. Oppure puoi decidere di aggiungere un’altra tappa e visitare anche la vicina Pamplona, che dista poco più di un’ora da San Sebastian.
Le distanze sono molto brevi, in tutto l’itinerario è lungo 130 km, ma dividendolo in cinque tappe, ogni spostamento non richiederà di guidare per più di un’ora.
Dove dormire e fare base
Per le prime due notti ovviamente puoi dormire a San Sebastian, e per le ultime due puoi pernottare a Bilbao.
Le restanti tre notti le trascorrerai in uno dei borghi tra le due città: Zarautz, Getaria, Zumaia, Mutriku, Ondarroa, Guernica o Lekeitio. A te la scelta di dove pernottare.
Questi borghi sono tutti talmente vicini tra loro che puoi pensare di utilizzare solo uno di questi come base dove avere l’hotel e visitare gli altri nell’arco di due giorni, oppure passare le notti in borghi diversi, a tua scelta. Per le restanti notti puoi pernottare a San Sebastian e Bilbao, che hanno abbondante scelta di strutture per ogni budget.
Itinerario nei Paesi Baschi tappa per tappa
Il viaggio on the road comincia da San Sebastian. Poi, guidando verso ovest, si percorre la bellissima costa del golfo di Biscaglia, fatta di scogliere a picco sull’oceano e lunghe spiagge battute dal vento. Il vento non manca praticamente mai, gonfia le onde e rende queste spiagge ideali per fare surf. Lungo la costa si incontrano una serie di borghi marinari, antichi villaggi di pescatori baschi dall’atmosfera autentica e tranquilla. Questi borghi, che fanno da tappe intermedie, secondo me costituiscono il vero motivo per fare questa settimana on the road nei Paesi Baschi: Zarautz, Getaria, Zumaia, Mutriku, Ondarroa e Lekeitio.
Infine l’itinerario nei Paesi Baschi raggiunge Bilbao, capitale economica e turistica dei Paesi Baschi, protagonista di un rinnovamento urbano negli anni ’90 sorprendente.
Prima tappa – giorni 1 e 2 – San Sebastian
Ti consiglio di iniziare il tuo viaggio da San Sebastian, e di trascorrere due giorni in questa bella e vivace cittadina. E se hai più di una settimana a disposizione puoi dedicarle anche tre giorni. Visto che la città si può girare facilmente a piedi o con i pezzi pubblici, non c’è bisogno di noleggiare la macchina per i primi giorni passati qui. La puoi noleggiare la mattina del terzo giorno, quando in cui ti metterai in marcia per la tappa seguente.
A San Sebastian goditi la lunghissima spiaggia de La Concha, famosa non solo tra i surfisti, ma anche tra chi pratica skateboard. La spiaggia è libera e in estate si può fare il bagno (anche se l’acqua dell’oceano è fredda tutto l’anno), ci sono anche delle docce gratuite.
Il centro storico è un mix di edifici antichi e architettura moderna. In particolare ci sono degli interessanti edifici risalenti alla Belle époque, come il municipio (ex casino) e la spa La Perla. Segnalo anche il Monte Igueldo, un promontorio sul mare che si raggiunge in funicolare e dal quale si gode di una bella vista della città e dell’oceano.
San Sebastian è famosa soprattutto per la sua cucina: ci sono chef e ristoranti di alto livello, ma anche tanto street food e cucina tradizionale basca. Qui si mangiano le migliori tapas di tutta la Spagna, ma la versione basca delle tapas si chiama pintxos. Per sapere in dettaglio cosa fare scopri i 5 buoni motivi per visitare San Sebastian.
Seconda tappa – giorno 3 – i borghi di Zarautz, Getaria e Zumaia
Ho diviso questi sei borghi in due tappe per comodità, visto che l’idea è quella di visitarli tutti i due giorni complessivi, ma essendo molto vicini tra loro l’ordine e le tempistiche e l’ordine in cui si visitano possono essere flessibili.
Il primo borgo costiero che si incontra è Zarautz, famoso soprattutto tra i surfisti per la sua spiaggia, lunghissima e con onde perfette quasi ogni giorno dell’anno. In origine Zarautz era un minuscolo villaggio di cacciatori di balene, ma non ve ne è rimasta praticamente traccia. Il villaggio attuale è stato costruito in epoca piuttosto recente (a fine ‘800) e non mi è sembrato particolarmente degno di nota. La spiaggia però è bellissima, anche per chi non fa surf.
Anche il prossimo borgo, Getaria, per secoli ha vissuto di caccia alle balene, ma a differenza di Zarautz conserva ancora molte tracce del proprio passato. Il paese è un piccolo gioiello di architettura medievale costruito alle spalle di un promontorio-isoletta, che separa due ampie spiagge. È il Mont San Anton, meglio conosciuto come El Raton, perché in effetti il suo profilo assomiglia a un topo.
Sul Mont San Anton c’è un grande parco verde con un percorso di trekking poco più lungo di un km (quasi tutto in salita) che porta fino ad un punto panoramico da cui si gode la vista dell’oceano e della costa basca. E lungo il percorso c’è anche un faro! Le due spiagge di Getaria sono piccole ma molto belle: quella a ovest è la Playa Gaztetape, quella a est si chiama Markobe Hondartza.
Pochi km dopo c’è Zumaia, che è poco più di una località balneare stagionale, ma che merita uno stop di qualche ora per passeggiare sulla sua splendida spiaggia, incorniciata da formazioni rocciose uniche, i flysch, rocce arenarie solcate da sottili linee parallele che sembrano graffiati con un rastrello.
Terza tappa giorno 4 – Mutriku, Ondarroa e Lekeitio
Mutriku è forse il mio borgo preferito di questa zona. Un villaggio marinaro di origine medievale (fondato nel 1209) con un centro storico molto caratteristico. Le vie lastricate in pietra sono affiancate da antichi palazzi in pietra e dalle tradizionali case basche, con il basamento in pietra e la parte superiore a traliccio. E poi c’è un piccolo porto incastrato in una insenatura della costa che al tramonto diventa molto suggestivo, sembra sospeso in un’altra era.
Il paese successivo dell’itinerario nei Paesi Baschi è Ondarroa, anche questo con il suo centro storico medievale e il piccolo porto. Un tempo l’attività principale oltre alla pesca era la conservazione del pesce, e ancora oggi le tradizioni culinarie basche sono vive come non mai: qui ho mangiato uno dei pranzi a base di pesce più buoni di tutto il viaggio.
A pochi minuti a est di Ondarroa c’è la spiaggia di Saturraran, secondo me una delle più belle dei Paesi Baschi. Di sicuro una delle più tranquille, incontaminate e selvagge.
Il borgo di Lekeitio è meno caratteristico dei primi due, ma ha comunque il suo fascino. Di fronte al porto sorge un‘isola che si può raggiungere a piedi con la bassa marea. Manco a dirlo, una lunga, bellissima e ventosa spiaggia, la Playa de Karraspio, si stende di fronte al villaggio.
Quarta tappa – giorno 5 – Guernica e l’Urdaibai
La cittadina di Guernica fu totalmente distrutta durante la Guerra Civile Spagnola, ma è stata ricostruita, e oggi costituisce una tappa molto interessante di questo tour dei Paesi Baschi. Prima di tutto perché è un luogo chiave dell’identità basca, dove scoprire di più su questo popolo visitando luoghi come il Museo di Euskalerria.
E poi perché il dipinto di Pablo Picasso che ha reso Guernica famosa in tutto il mondo, è l’occasione per scoprire la tragica storia della sua distruzione, raccontata nel Museo della Pace. Il dipinto Guernica di Picasso si trova a Madrid, ma a Guernica c’è un murales che lo riproduce a grandezza naturale.
Guernica è anche la base ideale per scoprire la Riserva dell’Urdaibai, un’area naturale protetta che circonda l’estuario dell’omonimo fiume, dichiarata dall’UNESCO Riserva della Biosfera per la sua incredibile ricchezza di piante e animali. Oltre all’interesse naturalistico l’Urdaibai è anche un importante sito archeologico. Qui infatti si può visitare la grotta di Santimamiñe, che conserva pitture rupestri preistoriche antichissime e uniche.
All’interno della riserva della Biosfera di Urdaibai c’è anche la località di San Juan de Gaztelugatxe, con un antico eremo dedicato a San Giovanni Battista. L’eremo si trova su un promontorio che si spinge nell’oceano, e si raggiunge attraversando un lungo ponte di pietra sferzato dalle onde (vedi la seconda foto di questo post).
Quinta tappa – giorni 6 e 7 – Bilbao
Infine si arriva a Bilbao, per trascorrere gli ultimi due giorni in una città contemporanea, vivace e ricca di arte e architettura, che ha saputo andare oltre al suo passato di città industriale e portuale in profonda crisi. A partire dagli anni ’90 si è trasformata in un polo culturale e artistico della Spagna, e nella seconda città più visitata del Paese.
Appena arrivato in città puoi riconsegnare subito la macchina all’autonoleggio, perché anche in questo caso non ti servirà per visitare Bilbao, che ha una metropolitana capillare e efficiente che raggiunge persino i paesi della provincia lungo la costa come Sopelana. L’attrazione più famosa di Bilbao è il Museo Guggenheim con la sua audace architettura contemporanea, firmata da Frank Gehry, e sicuramente merita una visita. Ma non è l’unico edificio interessante della città.
Ti consiglio di visitare anche il quartiere di Ensanche, con le sue architetture eclettiche di fine ‘800, il centro storico (il Casco Viejo) e di fare un percorso dedicato all’architettura contemporanea di Bilbao. E poi c’è il Azkuna Zendroa, il centro polifunzionale progettato da Philippe Starck. Al suo interno ci sono negozi, ristoranti, cinema, attività per bambini e anche una piscina sospesa con il fondo trasparente.
- Per scoprire tutto quello che la città ha da offrire oltre al Museo Guggenheim, leggi il mio post su cosa vedere a Bilbao.
Siamo arrivati alla fine! Spero di esserti stata utile, e di averti dato una mano e qualche spunto per organizzare il tuo viaggio di una settimana. Se ci sei stato e hai altri consigli utili su un itinerario on the road nei Paesi Baschi, lasciami un commento e condividi la tua esperienza con altri viaggiatori!
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guida veramente ben fatta info molto utili andro nei paesi baschi dal 2 al 9 luglio prossimo grazie x i buoni suggerimenti
Grazie per il feedback, e buon viaggio!