Isole San Juan, Washington. Consigli per un viaggio fai da te
La prima volta sono stata alle Isole San Juan quattro anni fa, in novembre: non era certo la stagione perfetta per visitarle, con giornate corte, fredde e piovose e temperature vicine allo zero. Ma mi è bastato un assaggio dei loro paesaggi per innamorarmene e decidere di tornarci presto, in un periodo migliore. Così dopo quattro anni sono tornata, a maggio questa volta, un periodo perfetto sia per quanto riguarda il clima, che è stato mite e pieno di sole, sia per quanto riguarda gli aspetti pratici del viaggio: essendo appena l’inizio della stagione turistica i prezzi sono ancora contenuti e non ci sono ancora troppi visitatori.
Per me le San Juan Islands costituiscono quel posto ideale che un po’ tutti abbiamo sognato almeno una volta nella vita, quello dove scappare da tutto e tutti per vivere in tranquillità a contatto con la natura. Alcuni sognano di fuggire su un’isola tropicale, io sogno invece un’isoletta senza persone ma ricca di alberi, aquile e soffice muschio nelle acque dell’Oceano Pacifico del nord dove nuotano le orche.
La smetto subito con i sentimentalismi e passo invece alle informazioni pratiche e ai consigli per un viaggio fai da te alle Isole San Juan.
A partire dal sito di riferimento per tutte le informazioni aggiornate che possono essere utili: Visit San Juans, il sito dell’ente turistico locale, che non ringrazierò mai abbastanza non solo per il supporto che mi hanno offerto in questi viaggi, ma anche per la sincera amicizia e per avermi fatto conoscere delle persone speciali, che mi hanno trasmesso il loro amore per queste terre.
Indice dei contenuti:
Isole San Juan: dove si trovano
Le San Juan sono un arcipelago dello Stato di Washington, negli Stati Uniti nord-occidentali, si trovano a nord di Seattle, a pochi km dal confine con il Canada, la città di Vancouver e Vancouver Island. La precisazione geografica è doverosa perché non sono molto conosciute neanche in America, figuriamoci qui in Italia.
A proposito, forse può esserti utile la mia guida di Seattle o quella su cosa fare a Vancouver!
Perché visitare le San Juan Islands
172 isole, di cui solo 4 accessibili al pubblico, tutte le altre sono disabitate, private o trasformate in aree protette. Un paradiso naturale fatto di isole ricoperte di boschi, di stretti di mare blu che si aprono ovunque, dove si possono fare incontri speciali. La prima volta sono venuta fin qui perché questo è un luogo perfetto per il whale watching, soprattutto per vedere le orche (ma non solo). E non sono rimasta delusa, le ho viste davvero! Però le ho viste dal traghetto che dal Canada mi stava portando a Friday Harbor, e tecnicamente ero ancora dal lato canadese del confine.
Sono in America, ma le San Juan Islands sono molto diverse dal resto degli Stati Uniti. Qui non ci sono Mac Donalds, Starbucks né nessun altra grande catena. Non ci sono club, locali notturni o divertimenti a parte un cinema. Non c’è nemmeno un semaforo in tutto l’arcipelago, né grandi hotel. Qui si viene per fare escursioni, per stare a contatto con la natura, per fare sport all’aperto, per mangiare prodotti del territorio (frutti di mare e crostacei in prima linea!) in ristoranti familiari, e per fare shopping in piccoli negozi di artigianato e per dormire in piccoli bed and breakfast e boutique hotel. Dopo il tramonto c’è poco da fare, conviene andare a letto presto e alzarsi all’alba per godere appieno della natura e delle attività all’aperto nelle ore di luce.
Come arrivare alle isole San Juan – traghetti e connessioni con Seattle
Il modo più semplice per raggiungere le San Juan Islands è con uno dei tanti traghetti che le collegano a Anacortes (Stati Uniti, a nord di Seattle) e a Sidney (Canada, su Vancouver Island, a sua volta collegata via traghetto a Vancouver). La prima volta sono arrivata dal Canada utilizzando i traghetti della BC Ferries, mentre quest’anno sono arrivata da Seattle, con quelli della Washington State Ferries, raggiungendo il porto di Anacortes con un comodo servizio di bus navetta che parte dall’aeroporto Seatac, il Bellair Airporter Shuttle.
Sui traghetti si possono imbarcare anche le auto (e in questo caso ti consiglio vivamente di prenotare in anticipo online, specialmente in piena estate), quindi puoi pensare di noleggiare una macchina a Seattle, raggiungere le isole e spostarti in giro in totale autonomia. Si paga il biglietto per la traversata soltanto quando si va da est a ovest (quindi all’andata) mentre il percorso inverso è sempre gratis.
Una interessante alternativa ai traghetti è il servizio di Clipper Vacation, che offre un collegamento diretto da Seattle alle Isole San Juan in catamarano (per soli passeggeri, niente auto), a cui si può anche aggiungere un’escursione di whale watching. I prezzi sono decisamente interessanti e in estate ci sono partenze tutti i giorni. Il Clipper offre anche lo stesso servizio tra Seattle e Victoria (traghetto + opzione whale watching).
Aeroporto alle Isole San Juan?
Nell’arcipelago non ci sono aeroporti, i più vicini sono quelli di Seattle e Vancouver. È comunque possibile raggiungere l’arcipelago in aereo, con dei voli charter che partono non solo dalle due grandi città, ma anche da Victoria, Sidney, Anacortes, Bellingham e altre località minori nei dintorni. Ovviamente i voli charter non sono a buon mercato, ma neanche eccessivamente costosi, specialmente per un gruppo che può dividere la spesa. Dai un’occhiata alle tariffe delle compagnie aeree locali San Juan Airlines, Westwind Aviation e Kenmore Air.
Come spostarsi nell’arcipelago
Per spostarsi da isola a isola ci sono i traghetti della Washington State Ferries, ma come muoversi in giro sulle singole isole? Il modo più semplice è ovviamente con un’auto a noleggio: le isole sono piccole ma i luoghi interessanti sono spesso distanti tra loro abbastanza da richiedere di guidare, anche perché non ci sono mezzi pubblici. Puoi noleggiare un’auto a Seattle e caricarla sul traghetto per raggiungere le isole, oppure noleggiarla direttamente a Friday Harbor, sull’isola principale di San Juan, dove c’è un autonoleggio. Il prezzo sull’isola sarà più alto, ma verrà compensato dal fatto che non bisogna pagare una tariffa maggiore per imbarcare la macchina sul traghetto.
Qui trovi i miei consigli per noleggiare una macchina in viaggio.
Se non puoi o non vuoi guidare non preoccuparti perché c’è un’alternativa. La prima volta ho noleggiato l’auto all’autonoleggio di Friday Harbor, mentre la seconda volta ho esplorato le Isole San Juan in bicicletta elettrica. È stata una decisione obbligata perché mi avevano rubato il portafogli e non sono riuscita a rifare la patente in tempo, ma l’esperienza in bici mi è piaciuta comunque molto e mi ha anche permesso di raggiungere luoghi preclusi alle auto. Ci sono noleggi di biciclette su tutte le isole principali, e se sei più allenato di me puoi anche pensare di fare una vacanza in bici normale, oppure puoi prendertela un po’ più comoda e farti aiutare dalla pedalata assistita.
Attenzione alla proprietà privata!
Sulle isole principali intere porzioni di territorio sono off limits: spiagge, boschi e molte strade costituiscono proprietà privata, e l’accesso è ovviamente proibito, soprattutto per le auto. Alcuni proprietari però sono così gentili da consentire il passaggio ai pedoni e alle biciclette sui loro terreni, per poter raggiungere luoghi di interesse come spiagge e riserve naturali. Anche se sembra contraddittorio, la questione non riguarda la presenza di intrusi indesiderati: il punto è che il proprietario di una strada si paga la manutenzione di tasca propria, e non vuole che degli estranei gli consumino l’asfalto.
Per evitare sgraditi sconfinamenti e le loro spiacevoli conseguenze basta utilizzare le mappe dell’ente turistico e attenersi ai percorsi indicati su quelle (le trovi ovunque, sui traghetti, negli hotel, ecc.) e tenere gli occhi aperti, le proprietà private sono sempre ben segnalate.
Dove dormire alle isole San Juan
Soggiornare a San Juan, l’isola principale
La prima volta ho soggiornato alla Juniper Lane Guest House, che si trova a pochi minuti di auto appena fuori da Friday Harbor. È una bellissima casa in legno circondata dal bosco e arredata con calore e stile locale, oltre a tanti ricordi di viaggio della proprietaria Juniper; ci sono anche dei cottage indipendenti altrettanto caratteristici.
Juniper ha uno sconto speciale per te! Se decidi di soggiornare alla Juniper Lane Guesthouse, prenota direttamente sul sito web e scrivi “CLAUDIA” nelle note aggiuntive: riceverai uno sconto del 10%.
La seconda volta invece ho dormito all’Earthbox Inn and Spa, un hotel a Friday Harbor con centro benessere, piscina coperta e biciclette a disposizione dei clienti gratuitamente. Le camere sono moderne, pulite e confortevoli, organizzate in piccoli edifici indipendenti con parcheggio, circondati da un bel giardino.
Dove alloggiare a Orcas Island
A Orcas ho avuto la fortuna e l’immenso piacere di soggiornare alle Smuggler’s Villa Resort, in un appartamento completamente attrezzato, in una villetta bifamiliare che si affaccia sulla spiaggia. È un luogo bellissimo e speciale, anche per la gentilezza del proprietario, Mike, con cui ho passato alcune belle serate di fronte al fuoco in spiaggia, parlando di orche e di viaggi, e che mi ha fatto scoprire luoghi e storie di Orcas Island che non avrei mai conosciuto da sola. Mike è speciale almeno quanto il suo resort sul mare, di fronte alla quale spesso passano le orche, quindi a Orcas non potrei consigliarti altro che la Smuggler’s Villa.
Mike ha gentilmente offerto uno sconto speciale per i miei lettori: utilizzando il codice LLTK al momento della prenotazione sul sito, riceverai uno sconto di 70 $ per un soggiorno minimo di 2 notti.
Dove dormire a Lopez Island
Anche a Lopez ho soggiornato in un posto davvero speciale: un cottage in una radura circondata dal bosco, con cervi, picchi, scoiattoli e pecore come vicini di casa. È il Lopez Farm Cottages, che oltre ai cottage con cucinino e bagno offre anche piazzole per campeggiare con la tenda. Si trova a un paio di km dal villaggio di Lopez e ancor più vicino all’attracco dei traghetti. I proprietari lasciano anche un cestino con la colazione a base di yogurt, cereali, succhi di frutta e frutta fresca coltivata sull’isola.
Whale Watching alle isole San Juan
Come ho già accennato, il whale watching è il motivo principale che mi ha spinto fin qui la prima volta: l’arcipelago, per la sua posizione geografica e per le sue correnti, è il luogo ideale per molte specie di mammiferi marini: foche, leoni marini, delfini, balene e soprattutto orche. Oltre ad una popolazione di orche migranti ce n’è anche una di orche stanziali, che vivono qui durante tutto l’arco dell’anno, e gli avvistamenti sono molto frequenti. Addirittura, questo è uno dei pochi luoghi al mondo dove è possibile avvistare le orche dalla terraferma.
Durante il mio primo viaggio alle San Juan Islands ho visto le orche dal traghetto, ma a causa dell’inverno ormai alle porte non ho potuto fare l’escursione in barca. Il periodo migliore per vedere i cetacei è tra maggio e luglio, quando oltre alle orche si possono vedere megattere, focene, balene grigie e balenottere minori, cetacei in inverno migrano a sud.
La compagnia di whale watching con cui ti consiglio di fare un’escursione è Maya’s Legacy
Ho scelto questa compagnia perché offre tour di alta qualità per piccoli gruppi, con personale qualificato (capitani, naturalisti, biologi marini), ed è molto attenta al loro impatto ambientale. L’attività di whale watching, se fatta in modo improvvisato o estensivo, può essere dannosa per le orche e per l’intero ecosistema marino, quindi è importante rivolgersi a compagnie consapevoli e responsabili.
Ti consiglio di consultare anche Orca Network, un database ricchissimo di informazioni, report di avvistamenti sempre aggiornati e news sulle orche del Puget Sound.
Trekking, kayak e mountain bike
Le Isole San Juan sono un paradiso naturale dove fare escursioni e attività outdoor sempre in bilico tra oceano e foreste. Ho fatto dei bellissimi trekking lungo i sentieri del Moran State Park, a Orcas Island, e sull’isola di San Juan ho fatto un’escursione in kayak per osservare da vicino moltissimi animali: aquile di mare, otarie, stelle marine, delfini, falchi, procioni e foche.
Gli appassionati di mountain bike hanno sentieri esclusivi per le biciclette, discese per fare downhill e agevolazioni per spostarsi in bici da un’isola all’altra con i traghetti.
Qualche attività locale che ti consiglio
Discovery Sea Kayaks – questo tour operator di Friday Harbor organizza molti tipi di escursioni in kayak, anche di più giorni con campeggio. I ragazzi di Discovery Sea Kayaks noleggiano anche biciclette normali e elettriche: è grazie a loro che ho esplorato l’isola in lungo e in largo pedalando!
Ho uno sconto speciale per te! Prenotando un noleggio bici o un tour in kayak con Discovery Sea Kayaks e inserendo il codice promo “ITALY” riceverai uno sconto del 10%. Il codice è valido sia sul sito dei Kayak Tour, sia su quello del noleggio biciclette.
San Juan Outfitters – Un tour operator locale affidabile e esperto che fa base a San Juan: noleggia kayak e sup, e organizza escursioni di whale watching in barca, gite in kayak anche di più giorni. Insieme a loro ho fatto un bellissimo giro in Kayak intorno alle piccole isole vicino a Roche Harbor, incontrando tantissimi animali selvatici e ammirando paesaggi unici.
Wildlife Cycles – noleggio di biciclette di ogni tipo a Eastsound – Orcas Island – dalle mountain bike alla bici elettrica che ho utilizzato per esplorare tutta l’isola. Da Wildlife Cycles sono simpatici, competenti e pronti ad ogni riparazione!
Lopez Village Cylces – noleggio di biciclette sull’isola di Lopez al quale mi sono rivolta per il mio mezzo di locomozione sull’isola. Sono stati gentilissimi, mi hanno anche accompagnata in auto al molo quando ho dovuto prendere il traghetto per lasciare le isole. Qui c’è il sito di Lopez Village Cycles.
San Juan Islands: la storia locale
Anche se il Washington è stato uno degli ultimi Stati americani ad essere colonizzato (e forse anche per questo è rimasto così selvaggio), e nonostante le dimensioni e l’isolamento dell’arcipelago, le San Juan hanno una ricca e interessante storia locale da raccontare. Una storia che inizia con le culture dei nativi americani che vivevano qui prima dell’arrivo degli europei, e che prosegue con tanti episodi affascinanti. In luoghi come English Camp (isola San Juan) si può rivivere la curiosa storia della Guerra del Maiale, mentre negli storici alberghi Rosario Mansion (Orcas) e Hotel de Haro (Roche Harbor, San Juan) si possono scoprire personaggi affascinanti che hanno contribuito allo sviluppo delle isole e al folklore locale, oltre a qualche storia di fantasmi per rendere il tutto più intrigante.
Cosa fare sulle principali Isole San Juan
Il bello di queste isole è che ognuna è diversa dalle altre, e puoi scegliere come base quella che ti sembra più adatta al tuo stile di viaggio, e poi visitare le altre isole in giornata, spostandoti in traghetto. È quello che ho fatto durante il mio primo viaggio: ho utilizzato l’isola di San Juan come base e poi ho visitato Orcas con una gita di un giorno. La seconda volta invece ho pernottato per due o tre notti su ognuna delle tre isole principali, avendo più tempo a disposizione da dedicare a ognuna di loro. Tutte e tre sono piccole abbastanza da poter essere percorse interamente in un paio d’ore di macchina al massimo.
Cosa fare a San Juan e Friday Harbor
L’isola principale e capoluogo della contea è la base ideale per visitare l’arcipelago. Nel villaggio più grande, Friday Harbor, c’è il porto dove arrivano e partono i traghetti e si trovano i servizi principali dell’isola come ristoranti, supermercati, caffetterie, il noleggio auto e molti tour operator locali che organizzano escursioni. Dalla parte opposta dell’isola sorge Roche Harbor, un paesino che si affaccia sul mare con un bel porticciolo turistico, lo storico Hotel de Haro e molti sentieri di trekking dove camminare o andare in bicicletta.
Lime Kiln Point
Decisamente il mio posto del cuore su questa isola. È quel luogo rarissimo e speciale dove è possibile avvistare le orche dalla terraferma, perché si affaccia su uno stretto di mare attraversato da correnti ricche di salmoni, che attraggono le orche regolarmente. Anche senza orche Lime Kiln Point è un posto unico, con un piccolo faro aggrappato alla scogliera, che si staglia contro il mare e il cielo infiammati dal tramonto.
Cattle Point
Un punto panoramico meraviglioso, con un faro bianco sospeso sulle rocce tra il mare azzurro e i campi verdi che circondano il luogo; con la luce dorata del tardo pomeriggio, appena prima del tramonto, Cattle Point è più bello che mai. Lì vicino c’è una grossa tana di volpi, che avevano appena avuto i cuccioli quando ci sono stata a maggio. È stato fantastico vedere le volpine scorrazzare tra l’erba!
The Whale Museum – il museo delle balene
Un piccolo ma affascinante museo dedicato alle balene in generale e alle orche in particolare. Un luogo dove imparare di più su questi animali, sull’ambiente in cui vivono, sulla loro società e sui rischi che corrono. Il museo tratta anche gli aspetti culturali delle orche e delle balene, approfondendo le connessioni con le leggende e le tradizioni delle popolazioni native americane di queste zone.
Pelindaba Lavander Farm
Una piccola azienda agricola biologica che coltiva lavanda e la trasforma in prodotti artigianali per la casa, la cucina, la bellezza e l’igiene personale. Dopo una passeggiata tra i campi profumati e azzurro-violetti è difficile resistere alla tentazione di portare a casa qualcosa, anche solo una saponetta o un sacchetto profumato.
English Camp
Un piccolo parco storico che si affaccia sul mare, dove scoprire la strana storia della Guerra del Maiale, che per 12 anni vide contrapposti gli Stati Uniti e il Regno Unito e durante la quale l’unico a morire fu il maiale. Non voglio dilungarmi troppo su questo episodio altrimenti questo post diventerebbe infinito, ma prometto di approfondire la Guerra del Maiale presto e meglio perché è davvero interessante.
Cosa fare a Orcas Island
Orcas è forse la mia isola preferita, la più selvaggia, con due montagne che dominano le due metà dell’isola, divisa da una stretta baia su cui si affaccia il villaggio di Eastsound. Il paese è una buona base per esplorare l’isola, si trova a pochi minuti di auto dall’attracco dei traghetti e in posizione centrale; oltre a un paio di supermercati, ci sono numerose gallerie d’arte, negozi di artigianato, ristoranti e caffetterie. Tutto intorno boschi, spiagge deserte e acque blu.
Moran State Park e Mount Constitution
La cima del Mount Constitution, all’interno del Moran State Park, è sicuramente il luogo più spettacolare di Orcas Island, da cui si gode di una magnifica vista a 360 gradi che abbraccia le isole San Juan, le coste del Washington e la Olympic Peninsula, spingendosi fino al Canada e a Vancouver Island. Si può raggiungere in auto attraversando il Moran State Park, e da qui si possono percorrere numerosi sentieri di trekking; alcuni sono dedicati anche alle biciclette e ai cavalli.
Deer Harbor
Un piccolo porto turistico adagiato in una baia tranquilla e molto scenografica, dove ho visto un bellissimo tramonto. Le zone intorno a Deer Harbor offrono sentieri di trekking con viste molto belle delle insenature e delle piccole isole che punteggiano il mare intorno a Orcas.
Rosario Mansion
Una storica mansion fondata da Robert Moran, sindaco di Seattle che agli inizi del 1900 si ritirò a Orcas e che donò allo Stato i terreni che oggi costituiscono il Moran State Park. Oggi Rosario Mansion è un elegante hotel con spa che si affaccia sul mare, ma una parte dell’edificio è aperta ai visitatori, che possono scoprire un piccolo ma interessante museo dedicato a Robert Moran e ammirare i lussuosi interni originali in stile arts and crafts.
Orcas Island Artworks
Una galleria d’arte e un negozio di oggetti unici creati da artisti e artigiani locali, nel minuscolo villaggio di Olga. All’interno c’è anche il Catkin Cafè, dove fermarsi per un pranzo o per una tazza di tè con un dolce.
Cosa fare a Lopez
Lopez è la più piccola delle tre isole principali, e anche la più tranquilla. Sembra fatta a misura di ciclista, con colline dolci e strade praticamente deserte che attraversano pascoli e boschetti, costeggiando spiagge e fattorie. Il villaggio principale si chiama Lopez come l’isola, ed è veramente minuscolo, le poche attività chiudono presto e a parte un piccolo museo della civiltà contadina non c’è molto da fare. Ma non importa, si viene qui per ammirare gli splendidi paesaggi e per staccare la spina, vivendo qualche giorno in pieno contatto con la natura.
Shark Reef Bay
Il mio luogo del cuore a Lopez Island: un breve ma suggestivo trekking che attraversa la foresta per poi raggiungere una scogliera, dove gli alberi si aggrappano alle rocce muschiose fino ad affacciarsi sul mare. Da qui si vedono le isole una dietro l’altra, e lo sguardo alla fine raggiunge l’immenso Mount Baker che sempre torreggia all’orizzonte.
Spencer Spit State Park
Un ambiente naturale che definirei unico se non mi ricordasse tanto Orbetello: una laguna naturale costituita da un’isoletta collegata all’isola madre da tre sottili strisce di sabbia. È un posto bellissimo e un habitat perfetto per numerose specie di uccelli, molluschi e altre specie.
Fisherman’s Bay Spit
Un’altra laguna simile a Spencer Spit per conformazione, ma con un paesaggio diverso: la laguna interna è molto più grande e cambia completamente con la bassa o l’altra marea. Al vicino Otis Perkins Day Park ho visto un tramonto spettacolare sulla spiaggia, in compagnia di quattro foche che nuotavano di fronte a me.
Odlin County Park
Una lunga spiaggia di sabbia fine piena di conchiglie, sulla quale passeggiare osservando gli uccelli marini e i traghetti che da Lopez vanno verso la vicina Shaw Island.
Dove mangiare alle San Juan Islands
Per quanto riguarda il cibo e i ristoranti valgono le stesse regole di prima: niente grandi catene, solo piccoli ristoranti che servono ingredienti di origine locale: i buonissimi frutti di mare che ho mangiato, il pesce fresco, le verdure e la carne, le marmellate, il miele, la birra artigianale, la lavanda, vengono tutti prodotti sulle isole secondo principi di sostenibilità economica e ambientale. Sicuramente è uno dei luoghi in America dove complessivamente ho trovato la qualità più alta per quanto riguarda il cibo, ed ho avuto diverse esperienze gastronomiche memorabili.
- Cask & Schooner – un autentico pub inglese a Friday Harbor, che serve birre locali e ottimi piatti con prodotti freschi del posto (qui ho mangiato uno dei miei piatti preferiti, le vongole con il bacon). Il proprietario ha lavorato nel Regno Unito come addestratore di gufi per i film di Harry Potter, e quando è tornato a casa ha deciso di ricreare il suo pub inglese preferito.
- San Juan Brewery – un birrificio artigianale alle porte di Friday Harbor. Cibo e birre ottime, ma quello che davvero ha reso indimenticabile la mia cena qui è stata l’attesa del tramonto sulla bella terrazza che abbraccia il paesaggio.
- Spring Street Deli – piccolo negozio – sempre a Friday Harbor – specializzato in sandwich gourmet preparati freschi ogni giorno. Il posto ideale dove procurarsi un pranzo veloce da mangiare mentre si va alla scoperta dell’isola.
- Brown Bear Bakery – una caffetteria molto accogliente a Orcas, nel villaggio di Eastsound, dove fare una colazione abbondante con torte salate e dolci fatti in casa.
- Kathryn Taylor Chocolates – pasticceria specializzata in cioccolato a Eastsound. Qui ho fatto una merenda speciale, con un tè servito in modo magistrale e una selezione di cioccolatini artigianali pazzeschi.
- Haven – uno dei pochissimi ristoranti dell’isola di Lopez, che sorge proprio a ridosso della spiaggia di Lopez Village. Ha un patio dove è un piacere mangiare ottimo cibo sorseggiando una birra locale, mentre si aspetta la discesa del sole nell’acqua.
San Juan Islands: Quando andare?
La stagione turistica inizia a maggio e finisce intorno a ottobre: al di fuori di questo periodo è difficile viaggiare e godersi appieno l’arcipelago (io l’ho fatto e posso davvero sconsigliartelo). Il clima è freddo, grigio e molto piovoso, le giornate sono corte, le connessioni con la terraferma si riducono, e molte attività locali come hotel e ristoranti chiudono nei mesi invernali. Questo comunque non mi ha impedito di apprezzare questo angolo di Stati Uniti e innamorarmene a prima vista.
Occhio alle festività locali americane: weekend particolari come quello del 4 luglio o la festa della mamma possono attirare più turisti del previsto e sarà difficile trovare posto.
Se sei interessato al whale watching il periodo migliore è tra maggio e giugno, quando c’è la più alta concentrazione di cibo e quindi di cetacei.
Penso di aver raccolto le informazioni principali importanti per organizzare un viaggio fai da te alle San Juan Islands, ma potrei aver tralasciato qualche aspetto. Sono a tua disposizione se hai domande specifiche o se ho dimenticato qualche informazione di cui hai bisogno: basta che mi scrivi un’email o commenti questo post!
Per organizzare il tuo viaggio ti consiglio:
Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Ciao, ci è piaciuto molto il tuo articolo sulle isole di San Juan. Ti vorremmo chiedere qualche suggerimento. Noi arriveremo da Vancouver il 6 settembre e vorremmo visitare l’isola principale di San Juan per fare un tour di una giornata a vedere le orche, avremo una macchina a noleggio, dove ci consigli di pernottare? Sono sufficienti due notti? Da dove ci consigli di prendere il traghetto? Ti ringraziamo per una tua sollecita e dettagliata risposta. Un saluto da William e Ursula
Ciao Ursula, due notti possono bastare se siete interessati solo al whale watching. Se arrivate da Vancouver potete prendere il traghetto per Sidney (sull’isola di Vancouver) e poi da Sidney quello per Friday Harbor. Ricorda che passi un confine internazionale quindi ci saranno i normali controlli doganali.
Per il pernottamento sull’isola di San Juan ti consiglio sicuramente il b&b di Juniper Lane, trovi il link (e uno sconto) nell’articolo! Se invece preferisci un hotel con tutti i servizi del caso, l’Earthbox Inn & Spa è perfetto e in piena Friday Harbor.
Ciao! Bellissimo articolo su un posto che non conoscevo. Quest’estate dal 1 al 16 di agosto sarò da quelle parti. Sto studiando un itinerario. Atterro e riparto da Seattle e su questa unica certezza mi sto costruendo il viaggio. Vancouver, Vancouver Island (Inside Passage?) poi giù verso Seattle per fare un po’ di costa dell’Oregon. Ritorno a Seattle per visitarla e poi a casa. Ma…adesso ci sono le tue Isole…mi sa che tutto non riesco a fare…Hai qualche consiglio da darmi. La mia idea e’ quella di affittare una macchina. Grazie mille per il tuo aiuto. Matta
ciao Marta! è una scelta difficile, sono tutti luoghi splendidi che mi sono piaciuti tanto! Se vuoi includere le San Juan Islands forse lascerei la costa dell’Oregon al prossimo viaggio.
Sicuramente noleggiare una macchina è una buona opzione se pensi di fare così tante tappe extra-urbane.
Buon viaggio!!!