Nashville! Cosa vedere e cosa fare a Music City
Un città che sfavilla di luci e insegne al neon, brulica di vita notturna e la musica viene suonata dal vivo a tutte le ore. Il mio arrivo nella capitale del Tennessee me lo immaginavo così, glorioso e luccicante, invece è stata un’impresa eroica. Avevo guidato per circa 8 ore e immaginavo che sarei arrivata col buio, ma non avevo previsto l’ultima ora, funestata da un temporale fortissimo. Quando sono arrivata a Nashville vedevo a malapena la strada di fronte a me, ho seguito il gps fino al mio hotel e sono crollata.
Qui invece trovi l’itinerario e tutte le tappe del mio viaggio nel sud degli Stati Uniti

Io avevo un’idea abbastanza precisa di cosa volevo fare, cosa vedere a Nashville e dove volevo mangiare. Il programma l’ho rispettato solo in parte perché la città mi ha sorpresa e trascinata in giro alla scoperta di posti nuovi e esperienze inaspettate. Volevo soprattutto immergermi nella musica, country e rock and roll. Del resto se la chiamano Music City c’è un motivo. È perché la musica è letteralmente ovunque, sotto forma di honky tonk con band live dalla mattina fino a tarda notte, di negozi di dischi o di strumenti musicali, è nella street art e nei musicisti di strada, in centro e in periferia, ed è celebrata nei musei.
Indice dei contenuti:
Cosa vedere a Nashville, Tennessee

Honky Tonks fino a perdere la testa
Broadway è molto di più di una strada nella zona di downtown, che raggiunge il fiume. L’ultimo tratto di Broadway, tra la 5th e la 1st avenue (sul riverfront) è una vera e propria esperienza. Da non perdere, per giunta. È un continuo susseguirsi di luci al neon che segnalano i più famosi e storici Honky Tonk di Nashville, cioè i bar dove si suona musica live (di solito country, ma a volte anche rock, blues, bluegrass e altri generi affini). Questa definizione è limitante perché gli Honky Tonk nel sud degli Stati Uniti sono un universo a parte, specialmente a Nashville. Qui si suona, si balla e si beve letteralmente dalla mattina presto fino a tarda notte. Ovviamente però la mattina sono più tranquilli!
La maggior parte serve anche hamburger, snack da pub e altri piatti, e qualcuno è veramente particolare. Alcuni hanno il rooftop bar, cioè il bar sulla terrazza sul tetto e la vista su Broadway è un bonus niente male. Le terrazze sono abbondantemente pubblicizzate fuori dall’ingresso quindi non ci sono problemi a individuare i locali che ce l’hanno.

Ho provato diversi Honky Tonk, perché sono famosi o perché me li avevano consigliati amici del luogo, a volte sono entrata per semplice curiosità. Non li ho provati tutti naturalmente, ma diversi sì e non tutti mi sono piaciuti. Qui ci sono gli honky tonk che ti consiglio e che secondo me meritano una visita più o meno breve.
- Tootsie’s Orchi Lounge – è uno di quelli storici, qui hanno suonato Willie Nelson, Kid Rock e Kenny Chesney quando non erano nessuno. Molti grandi artisti country sono stati scoperti proprio su questo palco buio e sgangherato, in una sala stretta e sempre animata. Peccato per le birre care, per il resto è un pezzo di storia e un honky tonk molto divertente.
- Robert’s Western World – un po’ honky tonk e un po’ negozio di stivali da cowboy, Robert’s esiste da anni ma recentemente è diventato più popolare perché è stato segnalato da importanti riviste americane come il miglior locale di Broadway, anche per la cucina. L’hamburger era buono ma non eccezionale, la musica dal vivo era carina anche alle 11 della domenica mattina e gli stivali sono belli.
- Nudie’s – anche questo è uno dei locali storici di Broadway ed ha una bella terrazza. La particolarità del Nudie’s è che è anche una sartoria artigianale che crea modelli unici per le star del country, del rock e del rodeo dal 1947. Alcuni di questi abiti storici sono esposti nelle vetrine dell’honky tonk, come il celebre completo dorato di Elvis Prseley. Ah, c’è anche il bancone da bar più lungo di Nashville ed è tutto tempestato di dollari d’argento.

- Bluebird Cafè – a differenza degli altri tre locali non si trova su Broadway ma leggermente fuori da dal centro, nella zona di Green Hills (meno di 15 minuti in auto da downtown). Vale la pena guidare fino a qui perché è un locale storico e speciale, con un’atmosfera diversa da quella dei locali su Broadway. È piccolino e stipato di tavoli e sedie, senza quasi spazio per passare, le regole sono che non si parla e non ci si alza se non nelle pause tra un pezzo e l’altro. A volte si esibiscono nomi piuttosto importanti e lunedì (quando ci sono stata io!) c’è la open mic night, dove chiunque lo voglia può portare il proprio strumento e esibirsi. Il Bluebird Cafè è sempre strapieno di gente ed è altamente consigliata la prenotazione, o in alternativa trovarsi davanti al locale un po’ prima dell’apertura. Io sono arrivata pochi minuti dopo, e ho dovuto aspettare oltre mezz’ora fuori prima che qualcuno decidesse di andare via e liberasse un posto.

Broadway: musica country e vita notturna
Broadway è la strada principale della città, che collega il Riverfront al quartiere di Music Row, attraversando tutta la zona di downtown. Specialmente nel tratto più vicino al fiume, Broadway pullula di bar, honky tonk, negozi di dischi e locali notturni per appassionati di musica country (ma non solo). Non importa se il fine settimana è lontano, la vita notturna lungo la Broadway a Nashville è vivace tutti i giorni della settimana, e inizia molto presto, già dal pomeriggio.
Broadway non è una meta solo per i fanatici della musica dal vivo e della vita notturna. Bisogna fare una passeggiata qui anche di sera per ammirare lo show di insegne al neon che danno vita a cowboy e cowgirl, stivali e cappelli, maiali volanti e chitarre.
Prima di lasciare downtown non dimenticare di fare una passeggiata sul John Seigenthaler Bridge, un ponte pedonale che attraversa il fiume Cumberland e da cui si gode di una bella vista panoramica sulla città.

The Grand Ole Opry per una serata speciale
Il Grand Ole Opry è uno storico show radiofonico dove sono stati lanciati le maggiori star della musica country che va in onda da oltre 90 anni. Viene registrato live in un teatro con il pubblico in sala ogni martedì, venerdì e sabato sera: partecipare allo spettacolo è per molti un’esperienza unica. Te lo consiglio se sei un appassionato di country e se vuoi passare una serata speciale e diversa da solito, i biglietti costano dai 38 ai 95 dollari e si possono prenotare sul sito ufficiale. Di solito lo show viene registrato alla Opry House, un grande complesso di intrattenimento (c’è uno shopping center, un hotel e anche un parco a tema) in periferia, ma per tre mesi l’anno, in inverno, torna nella storica sede del Ryman Auditorium, a due passi da Broadway. Al Ryman si possono fare anche dei backstage tour alla scoperta delle storie e dei personaggi del Grand Ole Opry, e naturalmente si può partecipare come pubblico alle registrazioni dello show.

Cosa fare a Nashville: un tour al RCA Studio B
Lo storico studio di registrazione dove Elvis ha inciso oltre 200 canzoni e dove molti altri musicisti come Roy Orbison, Dolly Parton, Willie Nelson e Waylon Jennings hanno registrato qui i loro successi. Si può visitare con un tour guidato all’interno dello studio, si entra nella vecchia sala di registrazione e ci si può anche fare una foto con il pianoforte di Elvis!
Il RCA Studio B si trova nella celebre Music Row, una strada dove negli anni si è concentrata l’industria discografica di Nashville, ma il tour parte dalla Country Music Hall of Fame, dove si acquista il relativo biglietto. Si viene portati allo Studio in minivan, mentre una guida lo introduce e ne racconta la storia, e poi si viene riportati indietro.

Cosa vedere a Nashville: i Musei
Manco a dirlo, la maggior parte dei musei della città sono dedicati alla musica, soprattutto country.
- Se invece preferisci il rock and roll non perderti Muscle Shoals!
Country Music Hall of Fame
Il museo più visitato e più grande di Nashville è un tempio che celebra la storia della musica country e delle sua star più grandi. Esattamente come per il rock and roll e altri generi musicali, il country ha la sua Hall of Fame ed è un museo immenso. Ci sono sezioni sulla storia del country e mostre monografiche sui più importanti artisti, da Loretta Lynn a Waylon Jennings. Ci sono chitarre, macchine, abiti e stivali, oggetti personali e, ovviamente, migliaia di premi e dischi d’oro che ricoprono intere pareti. Infine c’è la grande sala circolare dove vengono incoronati tre nuovi artisti ogni anno da inserire nella Hall of Fame e dove tutti sono celebrati con delle placche di ottone (che li imbruttiscono per la verità).

Johnny Cash Museum
Forse il più grande musicista country di sempre, legato a doppio filo a Nashville, dalla vita tormentata e sempre fuorilegge. Johnny Cash è celebrato in un museo in una traversa di Broadway che è uno dei più visitati in città. Racconta la sua storia dall’infanzia fino alla morte attraverso cimeli, fotografie, filmati, abiti e molto altro. Un museo piccolo ma molto concentrato (è straripante di oggetti) e interessante che ricostruisce ogni aspetto della vita del musicista, compresa la travolgente storia d’amore con June Carter. C’è persino quel poco che rimane (un frammento di muro) della villa di Cash andata distrutta in un incendio dopo la sua morte.
Al piano di sopra c’è anche il Patsy Cline Museum, dedicato all’icona femminile del country.


Willie Nelson and Friends Museum
Un museo fuori dalle classiche liste di cosa vedere a Nashville e sconosciuto ai più, ma imperdibile per me e per tutti gli altri fan di Willie Nelson, che a 80 anni suonati è ancora il più fico del country outlaw. È stato realizzato da due fan e amici di Willie che hanno comprato all’asta moltissimi dei beni privati del musicista dopo che gli furono pignorati dal fisco. Molti gli sono stati restituiti e qualcosa è finito qui. In realtà c’è un mucchio di roba, cimeli di ogni tipo di Willie Nelson e anche di altri musicisti amici suoi. Per entrare nel museo bisogna attraversare l’immenso gift shop che è pieno di souvenir di ogni tipo ma è comunque un’esperienza interessante. Si trova un po’ fuori dal centro, vicino alla Opry House.

Il museo di Willie Nelson mi è piaciuto talmente tanto che ci ho fatto anche un video, lo trovi insieme a molti altri sul mio canale Youtube (e c’è anche un po’ di Cooter’s).
Cooter’s – il museo di The Dukes of Hazzard
Di questo museo dedicato ai Dukes of Hazzard proprio non sapevo nulla e l’ho scoperto solo perché si trova proprio accanto a quello di Willie Nelson. Da fuori mi puzzava un po’ di cavolata perché promuovevano offerte speciali per farsi le foto a pagamento dentro a tutti i veicoli della serie tv, compreso il Generale Lee che è parcheggiato all’esterno. Alla fine è carino, ci sono soprattutto memorabilia come giocattoli e merchandise d’epoca, più qualche cimelio degli attori e dal set. E comunque è gratis, altrimenti non credo varrebbe la pena pagare un biglietto. Immancabile anche qui il gift shop pieno di qualsiasi cosa con la bandiera confederata.
Shopping a Nashville
Uno dei motivi per cui volevo passare qualche giorno in città era lo shopping! E se ti stai chiedendo cosa comprare a Nashville, la risposta è: abbigliamento e stivali country. O da cowboy, come preferisci. Volevo comprarmi degli stivali da cowboy nuovi e ho analizzato attentamente il mercato. Broadway è piena di negozi di stivali e abbigliamento country e la maggior parte fa forti sconti di vario tipo. Il migliore secondo me per rapporto qualità prezzo è Boot Country (su Broadway, all’estremità verso il fiume), che fa un imbattibile prendi 3 paghi uno su tutti gli stivali da cowboy.
Ti consiglio di guardare le offerte dei tanti negozi lungo la Broadway perché possono cambiare frequentemente, e di scegliere quella che ti sembra più conveniente. Ci sono anche molti altri negozi (letteralmente immensi) nei centri commerciali fuori dal centro.

Dove dormire a Nashville: Millennium Maxwell House
Il Millennium Maxwell House è un grande hotel bellissimo e moderno, tutto a tema musica. Country soprattutto, ma non solo. Ovunque, nella hall e nei corridoi fin dentro le camere, ci sono poster e stampe delle star del Grand Ole Opry, e nella hall c’è una mostra di opere di artisti locali che hanno rappresentato le chitarre con tecniche diverse. C’è anche una vetrina piena di cimeli e memorabilia, come una chitarra di B.B. King e un basso dei Rolling Stones. E poi camere comode e piene di comfort, servizio curatissimo, un ristorante e un bar dove ho concluso molto piacevolmente un paio di serate.
Il Millennium Maxwell House si trova a circa 10-15 minuti di auto da downtown, ma non c’è bisogno di guidare fino al centro con la propria auto e dover pagare un parcheggio. La macchina si può lasciare nel parcheggio gratuito dell’hotel, l quale fornisce una navetta gratuita che collega l’hotel con il centro ogni mezz’ora dalle 6 fino a mezzanotte.

Spero di esserti stata utile con la mia esperienza per organizzare il tuo viaggio negli Stati Uniti del sud e decidere cosa vedere a Nashville. Se ci sei stato e hai altri consigli da aggiungere ai miei lasciami un commento e raccontami la tua esperienza!
Per approfondire e pianificare il tuo viaggio:

Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Molto utile lo userò per la mia ricerca di inglese.
Grazie per le informazioni
Grazie a te per il commento Giuseppe, in bocca al lupo per la tua ricerca!
Ciao!
Secondo te, quanti giorni sono necessari per vedere Nashville? Grazie mille!
Ciao Emanuela, direi almeno due giorni pieni, meglio tre… buon viaggio!