Sossusvlei, Deadvlei e Sesriem Canyon, meraviglie della Namibia
Una volta ho visto una foto con la terra bianca, le dune rosse e alberi neri e morti, e ho voluto andare in quel luogo prima ancora di sapere dove si trovasse di preciso. Quel luogo, Sossusvlei, si trova in Namibia ed è forse il frammento più straordinario di tutto il paese, sicuramente quello più emozionante di tutto il mio viaggio (a proposito, qui trovi l’itinerario, consigli e impressioni).

Quel luogo sembra immaginato dalla mente e poi dipinto da un pittore surrealista, sembra un set per un film di fantascienza o un paesaggio di altri mondi, sembra tutto tranne che reale. E invece lo è eccome, perché attraversare la zona è un’esperienza assolutamente concreta che ti rimette a contatto con ritmi, istinti e bisogni antichi e tutt’altro che metafisici.

Scalare le dune rosse di Sossusvlei, le più alte del mondo, circondati da questo paesaggio surreale è stato speciale e indimenticabile. Doverlo fare sotto il sole cocente del deserto mentre sprofondi fino al ginocchio nella sabbia però mi ricorda quanto questo luogo sia dannatamente reale e anche pericoloso se lo si sottovaluta. Caldo come l’inferno e arido come il cuore di Hitler, ho pensato.
In questa parte del deserto del Namib tutto è estremo, compresa la temperatura. Può fare molto caldo e molto freddo a seconda della stagione e dell’ora del giorno: a gennaio, cioè piena estate, si sono raggiunti tranquillamente i 48 gradi. Nelle ore centrali con il sole a picco è veramente dura resistere ma la sera ho dormito col piumino.

Quella sabbia rossa che a volte non sembra più polvere ma liquida, che crea disegni geometrici giocando col vento, sulla quale ho letto le tracce del passaggio di qualche animale… quella sabbia rossa non ti abbandona più: rimane sì nel cuore, ma anche da tutte le altre parti. Durante quella giornata ho svuotato le scarpe almeno 10 volte, c’era così tanta sabbia dentro che non mi ci entravano più i piedi. L’ho trovata nei calzini, nelle tasche dei pantaloni, tra le pagine della lonely planet e inglobata nella trama del tessuto della felpa (che da bianca è diventata arancio). Ieri ho fatto la lavatrice e sul pavimento della lavanderia ho trovato dei granelli rossi… ho ripensato a Sossusvlei e il ricordo della sensazione dei miei piedi nudi su quella sabbia è persino più reale dei granelli di sabbia sul pavimento di fronte all’oblò della lavatrice.
Visitare Sossusvlei, Deadvlei e Sesriem Canyon

Sossusvlei è una valle di argilla bianchissima circondata da dune altissime, creatasi lì dove il fiume Tsauchab scompare nel profondo della terra. Si trova all’interno del grande parco nazionale del Namib-Nakluft, che comprende diversi paesaggi e tipi di deserto; a partire dalle due aree che gli danno il nome, il deserto del Namib e le montagne del Naukluft.
Una piccola ma straordinaria zona di Sossusvlei è quella di Deadvlei, diventata l’immagine più famosa della Namibia stessa. Gli alberi neri e morti che si stagliano contro il bianco e il rosso del paesaggio e il blu del cielo sono uno spettacolo difficile da dimenticare.


Gli alberi neri di Deadvlei sono acacie che crebbero qui 600 anni fa, dopo una straordinaria e abbondante pioggia. Dopo quel rarissimo evento non ha più piovuto, le acacie sono morte e sono state letteralmente mummificate dal caldo e dal sole cocente. Da allora sono rimaste lì, come mani rinsecchite e protese verso il cielo a chiedere un po’ d’acqua.
Alcune tra le dune più alte del mondo si possono scalare: le più famose e scalate dai turisti sono la Duna 45 e la Duna Elim. Io ne ho scalata un’altra vicino a Deadvlei di cui non ricordo il nome… avrei voluto scalare anche i 150 metri della Duna 45 ma ormai si era fatto pieno giorno e faceva davvero troppo caldo.

Il pomeriggio ho visitato anche il Sesriem Canyon che si trova sempre all’interno del parco, poco lontano dal primo punto panoramico che si incontra dopo l’ingresso. È una piccola ma profonda spaccatura nella roccia scavata attraverso gli strati di arenaria da un fiume effimero che scorre solo durante le rare piogge. La visita al canyon costituisce un trekking breve e poco impegnativo (l’unica vera sfida è di nuovo il caldo e sole a picco), ma molto piacevole. Il Sesriem sembra la versione in miniatura dei canyon dei film di avventura e ci vuole un attimo a sentirsi Indiana Jones.

Informazioni per la visita al parco del Namib-Naukluft
Gli orari di apertura del parco del Namib-Naukluft sono molto variabili e un po’ arbitrari e imprevedibili – genericamente dall’alba al tramonto. Ti consiglio di passarci appena arrivi la sera prima e informarti sull’apertura esatta del giorno dopo. Se vuoi visitare il parco liberamente e senza preoccuparti degli orari allora valuta un lodge o un campeggio all’interno del parco, un’opzione un po’ più costosa ma con i suoi evidenti vantaggi.
Il permesso giornaliero d’entrata al parco costa 80 dollari namibiani a testa più 10 dollari per la macchina: una volta effettuata la registrazione all’ingresso si percorre la strada principale, asfaltata e sicura. Dopo aver passato il celebre punto panoramico dove si fermano tutti e la Duna 45 si arriva al parcheggio degli shuttle e vi si lascia la propria auto. Da qui veicoli 4X4 portano i visitatori il più vicino possibile alla distesa di Sossusvlei e Deadvlei, raggiungibili con un paio di km di camminata.

All’interno del parco non ci sono aree di servizio, negozi o bar. Acqua, pranzo al sacco, benzina e qualsiasi altra cosa possa servire durante il giorno può essere acquistata all’area di servizio situata all’incrocio poco prima dell’ingresso all’area protetta.
Dove dormire a Sossusvlei
Per due notti ho soggiornato nel bel lodge Desert Quiver Camp, a 5 minuti di macchina dall’entrata del parco nazionale del Namib-Naukluft. Ho dormito in una delle tante casette immerse nel paesaggio del deserto, tra le le rocce delle montagne che emergono qua e la tra la sabbia delle dune.
Gli alloggi sono casette indipendenti che possono ospitare fino a 4 persone, ma questo termine è riduttivo perché sono molto grandi e curate in ogni dettaglio, con aria condizionata e uno spazio esterno con tavolino e barbecue. Io avevo la mezza pensione e ho cenato al ristorante del lodge – un immenso buffet con ogni tipo di carne al barbecue, comprese zebre, facoceri e gazzelle – ma gli alloggi sono self catering e hanno una grande cucina nascosta in un armadio esterno per cucinare i pasti e fornita di tutto. Il wifi c’è solo nella zona della reception e del bar, però è proprio un gran bel bar, di fronte alla piscina.
Qualche consiglio pratico
Visto che un’escursione nel deserto non è una passeggiata dietro casa è bene arrivarci preparati, evitare di correre rischi inutili e godersi al meglio un posto unico come questo. Ecco qualche consiglio:
Svegliati prima dell’alba e parti presto, facendoti trovare all’ingresso del parco appena apre al mattino. I buoni motivi per fare una levataccia sono due: prima di tutto per sfruttare le ore meno calde del giorno, e poi perché il mattino presto è il momento migliore per ammirare e fotografare le dune, quando vengono baciate dalla luce radente.
Porta tanta acqua. Sembrerà un consiglio scontato, ma la disidratazione è un pericolo concreto in Namibia. Quando il clima è così caldo e secco si perdono tantissimi liquidi senza neanche accorgersene perché sembra di non sudare.
Vestiti in modo intelligente, e cioè a cipolla. Le escursioni termiche si fanno sentire quindi servono felpe adeguate a proteggersi dal freddo notturno e giacca a vento. Fa comodo anche una maglietta molto leggera a maniche lunghe per proteggersi dal sole, meglio se di un colore neutro.
Puoi anche scegliere di fare un’escursione con una guida turistica locale che verrà a prenderti con il proprio mezzo 4×4, in questo caso ti consiglio di dare un’occhiata a questo tour che parte da Swakopmund e comprende Sossusvlei, Deadvlei e altre soste intermedie in punti suggestivi del parco nazionale del Namib-Naufluft.
Per organizzare il tuo viaggio in Namibia ti consiglio:

Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Spettacolare… e grazie per la dritta del Quiver, un posto stupendo 🙂