La mia esperienza con BlaBlaCar
Ormai sono passati più di due anni e mezzo da quando utilizzo BlaBlaCar, ed è venuto il momento di tirare le somme. Credo fortemente nella condivisione e nella mobilità alternativa quindi con il ride sharing ci sono andata a nozze fin da subito, ormai è diventato la mia prima scelta quando possibile per gli spostamenti fuori città dell’ultimo minuto e non finirò mai di consigliarlo a tutti. Stranamente però non avevo mai pensato di raccontare la mia esperienze con BlaBlaCar sul blog, quindi ho deciso di rimediare.
Io e BlaBlaCar
Mi sono iscritta al sito nel lontano agosto 2013 sperando che fosse più attivo di CarPooling.it, che in sostanza offre lo stesso identico servizio, solo che esiste da molto più tempo. Ero presente su CarPooling già dall’anno prima, ma le corse offerte si contavano sulle dita di una mano. All’inizio anche sulla neonata Bla Bla Car non c’erano molti utenti attivi ed era difficile trovare un passaggio, specialmente sulle tratte a breve raggio che uso più spesso (Firenze-Livorno e Firenze-Siena), ma era comunque più animata di CarPooling.it. C’era già la app ma non funzionava tanto bene, e molte funzioni erano disponibili solo sul sito.
Dopo due anni e mezzo sono cambiate tante cose: gli utenti attivi sono aumentati in modo esponenziale e adesso è davvero facile trovare passaggi e passeggeri, anche sulle tratte brevi. Ho molti feedback positivi, ho raggiunto il livello di Ambasciatrice, che è il massimo livello di fiducia che può raggiungere un utente. Ho usato il ride sharing per andare a concerti e matrimoni, ho convinto molti amici e persino mia mamma ad usare BlaBlaCar, e sono tutti soddisfatti quanto me.
Ho anche iniziato ad offrire passaggi quando mi sposto in macchina, cercando di riempire sempre al massimo la mia Fiesta, anche se non mi piace guidare e cerco di farlo il meno possibile. La app adesso funziona bene quanto il sito web, sono stati introdotti anche in Italia le prenotazioni con il pagamento online e ormai è possibile affidarsi a Bla Bla Car anche per viaggi all’estero. Del povero CarPooling.it non ricordo neanche la password.
Bla Bla Car VS Trenitalia
Un passaggio condiviso è sempre più economico di un biglietto del treno per la stressa tratta, specialmente se si parla di Frecce, ma anche facendo il confronto con i regionali, la battaglia del risparmio la vince sempre il ride sharing. Un esempio? Un passaggio da Firenze a Livorno costa in media 5 euro, con il biglietto del treno regionale costa 9 euro e 30, quasi il doppio.
BlaBlaCar è perfetto per i viaggi decisi all’ultimo minuto, perché la maggior parte dei passaggi vengono offerti 2 o 3 giorni prima (quando ormai i biglietti delle Frecce sono saliti alle stelle), di contro è difficile usarlo per programmare gli spostamenti con largo anticipo. Un altro limite è quello dell’orario: nel caso in cui si abbiano tempi molto rigidi da rispettare c’è sempre il rischio di non trovare un passaggio all’ora in cui se ne ha bisogno, o di accumulare ritardi a causa del traffico.
Esperienze negative con BlaBlaCar?
Questa è la prima domanda che mi fanno tutti quelli che non hanno ancora mai provato ad usare i passaggi condivisi. Sì, qualche esperienza negativa l’ho avuta, ma niente di tragico. Un ragazzo molto giovane col macchinone del babbo ha fatto sudare freddo me e il mio amico Maurizio guidando a 180 km all’ora sull’autostrada tra Firenze e Bologna, e qualche volta ho trovato guidatori antipatici o poco disponibili. Se per quanto riguarda le persone odiose non c’è molto da fare, per evitare situazioni come quella del giovane Schumacher è molto importante leggere bene i profili degli utenti ed i loro feedback. Nel mio caso avrei dovuto sospettare della combinazione Mercedes + 19 anni sul profilo del guidatore e di un feedback non troppo positivo. Ma a conti fatti sono molte di più le esperienze positive di quelle negative, e se penso alla percentuale di esperienze negative collezionate con Trenitalia… beh, non c’è storia.
E tu hai mai provato il ride sharing? Come sono state le tue esperienze con BlaBlaCar? Raccontamelo in un commento!
Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Qui in Francia il car sharing è molto comune e pubblicizzato. Io personalmente non l’ho mai provato (poco car sharing quando si è in cinque in famiglia :D), ma una mia amica lo usa regolarmente per tornare in Italia, visto che i treni e le corriere qui sono abbastanza cari, e non ha mai avuto niente da ridire.
in effetti in 5 è dura fare car sharing 😀
Personalmente non l’ho mai provato ma rimediero’ presto.. intanto ho scaricato l’app…
Grazie Claudia del bel post..
Grazie a te Enrico 🙂
Forse il gestore dovrebbe essere più attivo, ad esempio stabilendo in ogni comune quali debbano essere i punti di salita/discesa e contrassegnandoli in modo univoco.
La dizione “da comune A a comune B” è spesso troppo generica e magari dissuade molti dal proporsi come vettore.
Ero iscritto dal 2012 e mi sono appena cancellato.142 passaggi offerti e un buon livello raggiunto ma l’entusiasmo iniziale è stato seppellito da passeggeri opportunisti e dalla superficiale gestione del sito,in particolare in merito a feedback e rimborsi.Decidono anche contro le regole da loro stessi scritte e se reclami mai una spiegazione,risposte prestampate!Troppo ambiguo,sopratutto da quando prendono soldi,e credo che siano al limite del legale,sopratutto quando,in alcuni casi,rimborsano al conducente la somma del viaggio perso a discapito del passeggero.
ciao Dario, grazie per il tuo commento e per aver condiviso la tua esperienza, spero sia utile agli altri lettori!
Stesso problema che sto riscontrando in questo periodo, quando chiedi spiegazioni e chiedi alcuni intreventi che loro stessi impongono, non si fanno più sentire.
Anche perchè, ma questo è il loro problema sono diventati troppo onerosi , esagerata la %ale richiesta, per NON gestire un sito (che non nemmeno una app per windows). Una volta creata la tua cerchia di persone, basta un WhatApp e ti riempi la macchina o trovi un passaggio.
C’è http://www.freeecar.com è nuovo ed è gratis. Si può comunicare tra passeggeri e conducenti senza limitazioni e moderatori. Da dire che bisogna fargli ancora molta pubblicità perchè essendo nuovo ha ancora poche offerte.
Ciao, è dal 2008 che sono all’interno del BLA BLA (senza car) prima e Bla Bla Car poi.
Percorrendo settimanalmente sempre lo stesso tragitto, Milano-Roma-Napoli è stato facile prima col bla bla tra amici, poi con il bla bla car riempire sempre la mia auto.
Quest’anno ho smesso, per ragioni legate alla sicurezza personale. A seguito di un normale controllo effettuato al casello autostradale, uno dei viaggiatori mi sembrava molto nervoso…. non vi racconto il finale, la situazione particolare e l’equivoco perchè facilmente intuibili.
Quindi, quando possibile, condivido il viaggio col bla bla tra amici. Bla Bla car lo lascio ormai agli altri.
Prudenza ragazzi…non è mai troppa
Ciao Francesco, grazie mille per la tua testimonianza davvero preziosa! In effetti quello che ti è successo è un rischio concreto a cui non avevo mai pensato… grazie ancora!
Mah….sto provando adesso, probabilmente con l’approccio “sbagliato”. Ho idea di fare un’improvvisata in Spagna a trovare la famiglia da Roma con un viaggio aggressivissimo dell’ultimo minuto del genere Parto e Arrivo; così, non essendo molto convinto, ho pensato che trovare una persona con cui dividere il percorso (anche in parte) avrebbe potuto dare quel piccolo impulso che manca alla decisione finale di partire davvero.
E insomma eccomi qui ad interfacciarmi con quella piattaforma, di cui so poco quindi non posso commentare troppo: una cosa però la posso dire anche leggendo i vari commenti su blablacar tra cui quelli qui dentro:
1 – io viaggio con la mia macchina e da solo se vado da Roma fino oltre Barcellona, spendo più o meno 400 euro.
condividere il viaggio con una persona che mi lascia 100 euro non dico che sia un regalo, ma non è proprio tecnicamente un “dividere le spese”, quantomeno non alla pari: è sempre il guidatore a “dare” di più.
2 – E questo va bene, ok, ci sta….. quando però leggo i vari post, ho tanto la sensazione che in qualche modo il guidatore acquisisce un impegno, un “obbligo”….insomma non troverei giusto che tra viaggiatore e conducente si instaurasse una sorta di rapporto di “pretesa” di servizio in quanto “cliente”, proprio perchè “cliente”, il viaggiatore che accetta il passaggio, non è (altrimenti dividerebbe le spese in proporzioni uguali al conducente).
3 – Quindi ripeto: molto probabilmente ho approcciato una dimensione “sbagliata” o quantomento a me poco affine: insomma: sì, interessante la possibilità di fare conoscenze e dare passaggi ed ottenere anche un contributo per il passaggio (e sottolineo ancora: un “contributo”, non un “pagamento” che dovrebbe per forza avere un importo di altro livello)…. ma l’approccio con l’ansia di riempire l’auto così ricevo più soldi no: allora faccio il tassista!!
Invece sempre leggendo varie opinioni mi pare di capire che il conducente deve impegnarsi nel suo viaggio a passare per i posti che specifica esattamente….? é corretto? Voglio dire: se io devo viaggiare con qualcuno lo dovrò conoscere prima e scambiarci due parole, no? A quel punto potremmo anche trovare un accordo del tutto diverso quanto a posto di prelievo rispetto alle indicazioni stabilite “ex ante” nell’annuncio….. E allora? Già uno paga per viaggiare con la propria auto….poi deve pure fare deviazioni e allungare il viaggio per passare a prendere “l’autostoppista”, e il tutto per qualche decina di euro di contributo che alla fine copre la differenza di costo tra il partire e arrivare da soli rispetto al tempo e ai Km impiegati per deviazioni varie? Ummhhf….Boh??